Doug Easton nasce ad Oakland, California il 21 settembre 1907; nell'autunno del 1921 all'età di 14 anni, a causa di un incidente di caccia che l'aveva ferito gravemente alle gambe è costretto a trascorrere quasi un anno tra casa e ospedale; per trascorrere il tempo un amico gli presta un nuovo libro scritto dal Dr. Saxton Pope, "Hunting with Bow and Arrow"; questa lettura lo affascina talmente che in breve tempo comincia a costruirsi archi in legno di tasso e frecce di legno di cedro e pino.
Nel 1922 comincia una produzione a Watsonville; la qualità del suo lavoro viene velocemente riconosciuta, sopratutto la qualità delle frecce che vengono giudicate in breve tempo come le migliori frecce da gara del paese.
A 17 anni, mentre partecipa ad una gara al Golden Gate Park di San Francisco incontra un uomo che si complimenta per la qualità della fattura delle sue frecce e Easton attribuisce questa eccellenza all'aver letto il libro di Saxton Pope senza minimamente immaginare che l'uomo che aveva di fronte era proprio Saxton Pope.
Easton comincia una attività part-time di produzione di archi e frecce che però non gli è sufficiente per vivere e contemporaneamente lavora con un furgone facendo consegne. L'attività di produzione comincia ad avere successo pertanto decide di dedicarsi a tempo pieno alla produzione di archi e frecce in legno e nel 1932 si sposta a Los Angeles aprendo l'Easton Archery Shop.
Comincia anche la produzione di lame da caccia e nel 1938 produce una lama con il pilone centrale in alluminio; nel frattempo il negozio comincia ad essere piccolo per le sue esigenze e si trasferisce in una struttura molto più adatta alle sue necessità sempre a Los Angeles.
Ed è proprio qui che, malgrado la qualità dei suoi prodotti sia oramai acclarata, Doug Easton non è soddisfatto della scarsa consistenza delle frecce in legno che costruisce e comincia la sperimentazione con l'alluminio; conosce un arciere californiano, Larry Hughes e gli costruisce un set sperimentale di frecce di alluminio. Il successo da lì a poco sarà breve; Hughes comincia a vincere tutte le gare in circolazione arrivando al culmine nel 1941 con la vittoria nel campionato nazionale americano con un set di frecce di alluminio Easton.
Comincia un'era.
Ma comincia anche la seconda guerra mondiale e tutto l'alluminio viene precettato per scopi militari.
Un anno dopo la fine della II Guerra mondiale, Easton riprende la lavorazione dell'alluminio arrivando a creare il primo brand, la 24 SRT-X ma nel 1949 decide di modificare la produzione passando dalle frecce complete alle semplici aste in alluminio.
Nel 1953 nasce la Jas. D. Easton Archery ma malgrado il successo continua a lavorare in modo quasi artigianale aiutato da sua moglie, il giovane figlio james e qualche occasionale aiutante.
Ma il successo è alle porte e la qualità della 24 SRT-X è talmente elevato che nel 1956 Doug easton si permette di assumere i primi due dipendenti a tempo pieno.
Un anno dopo sposta la sede a Van Nuys dove affitta un immobile di quasi 1.000 metri quadrati; nei 10 anni successivi vedranno la luce la XX75, storica asta che risulterà la più venduta di sempre nella storia dell'arcieria, e nel 1964 la X7.
A questo punto la storia della Easton si allarga grazie all'entrata dei figli che propongono alternative di produzione di attrezzature sportive in alluminio entrando con un successo senza precedenti nell'hockey e nel baseball.
Ciononostante la Easton continua a dominare il mercato delle frecce di alluminio arrivando a produrne 16 milioni all'anno; nel 1992 nove arcieri olimpici su dieci usano aste Easton.
Dal 1972, anno in cui fu reintrodotto il tiro con l'arco come specialità olimpica, fino al 1992, tutti gli atleti medaglie d'oro useranno frecce Easton.
Il fatturato dell'arceria rappresentava il 30% del fatturato totale della Easton.
Nel 1992 nasce la XX78 e nel 1995 la Easton acquisisce la francese Beman.
Doug Easton si spegne 23 anni prima, precisamente il 31 dicembre 1972 all'età di 65 anni lasciando come altri personaggi che l'hanno preceduto un segno indelebile nel mondo dell'arceria.